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~ Resurgo ~

Sono morto, che posso fare?

Capita a tutti, prima o poi.
Tuttavia, per evitare che i giocatori perdano il loro PG nel caso in cui, per motivi di gioco, venga ucciso, è previsto che il PG possa risorgere.
Non vi sono limitazioni riguardo al numero di volte che un PG può risorgere.
Il personaggio 'resurgato' non ricorderà nulla di quanto accaduto durante i suoi ultimi tre giorni di vita.
E' possibile tornare in vita dopo cinque giorni dal decesso.
Il personaggio vivrà i primi due giorni da redivivo in stato confusionale.

Le Anime dei morti rimangono presenti nel piano Spirituale di esistenza, possono muoversi liberamente per le Libere Terre, attraversare oggetti, muri, pareti, eccetera e volare al triplo della velocità della corsa di un umano comune.
La sua psiche regredirà all'elementare, può compiere azioni semplici o che siano abituali della persona quando era in vita, fuggirà se attaccato da attacchi efficaci su di lui e potrà rispondere con concetti semplici, negazioni ed affermazioni, solo se localizzato tramite un'incantesimo o una visione delle Anime e fatto bersaglio dell'incantesimo "Telepatia".
Se non impegnato a gironzolare altrove lo Spirito è naturalmente richiamato dal Pozzo delle Anime, profondissima voragine al fondo della quale riposa un potentissimo artefatto (quale? scopritelo se siete in grado) che è in grado di attirare le Anime dei Morti e distrarli verso il loro destino.
Per questo motivo nelle Libere Terre (e solo qui!) si può tornare alla vita regolare.
I Necromanti, o chiunque altro sia in grado di discernere le Anime e le loro emanazioni, possono generalmente trovarsi al Pozzo delle Anime per cercare lo spirito di qualcuno da riportare in vita o da interrogare, se lo Spirito è mancante (denominato Errante o Viandante).
Da qui possono seguire una sua traccia visibile con qualsiasi potere di visione mistica, semplicemente gettando nel pozzo un oggetto appartenuto al deceduto o sepolto con le sue spoglie mortali.
I ritornati alla vita per tradizione e scaramanzia (e per assicurarsi un buon trattamento nel caso in cui dovesse succedere ancora!) lasciano un obolo ad offerta libera ai Necromanti, ed entro un mese dal ritorno buttano una moneta nel Pozzo delle Anime.

Dopo la resurgo, il pg non avrà più memoria del periodo trascorso in forma spirituale.

Le Anime non hanno bisogno di resurrezione, dopo 7 giorni dalla Morte la loro anima riprende autonomamente la Forma Fatata, non ricordando però tutti gli avvenimenti accaduti nei 3 giorni prima della morte e non potendo utilizzare abilità attive di ogni tipo per i 7 giorni successivi.
I Vampiri in quanto non morti non necessitano di un ripristino fattuale delle condizioni vitali del corpo, quindi data la difficoltà diminuita della manovra aggiungono 5 punti al tiro sottostante.

Il Personaggio Deceduto che subisce un rito di resurrezione al termine di questo tira un dado da 20 o, se di terzo livello o più all'interno di una razza, chiedere ad un master che gli sia assegnato automaticamente il risultato di 1, senza aggiungere bonus per i Vampiri:
Da 1 a 2: Il Personaggio torna in vita in perfetta salute, ma nei 3 giorni successivi, se non curato prima con un rituale da una delle corporazioni mistiche o tramite una medicina apposita preparata dall'Ars Medica o dal Magistero dell'Equilibrio, si trasforma gradualmente in un Revenant.
Da 3 a 4: Il Personaggio non torna in vita, il rito non riesce e può essere ripetuto solo dopo 3 giorni, con un bonus di +5 al risultato del tiro.
Da 5 a 7: Il Personaggio torna in vita con una ferita grave appena curata, e quindi bisognoso di riposo. Inoltre sarà preda di un'alienazione mentale (a scelta del giocatore), che oltre a mutare il suo comportamento gli impedirà di utilizzare abilità attive di qualsiasi tipo per il mese successivo.
Da 8 a 10: Il Personaggio torna in vita con una ferita grave appena curata, e quindi bisognoso di riposo. Inoltre sarà preda di un'alienazione mentale (a scelta del giocatore), che oltre a mutare il suo comportamento gli impedirà di utilizzare abilità attive di qualsiasi tipo per i 14 giorni successivi.
Da 11 a 15: Il Personaggio torna in vita con una ferita grave appena curata, e quindi bisognoso di riposo. Non potrà utilizzare abilità attive di qualsiasi tipo per i 7 giorni successivi.
Da 16 a 18: Il Personaggio torna in vita con una ferita moderata appena curata, e quindi bisognoso di riposo. Non potrà utilizzare abilità attive di qualsiasi tipo per i 3 giorni successivi.
19: Il Personaggio torna in vita in perfetta salute.
20 o più: Il Personaggio torna in vita in perfetta salute, e ricorda cosa è successo nei 3 giorni antecedenti alla sua morte.

Tranne che per il risultato più alto (20d20) l'Omicidio CHIUDE la vicenda per il morto, il quale non fa più parte e non può partecipare, per coerenza di gioco, neanche alle indagini per capire chi lo ha ucciso.

Il suicidio chiude definitivamente le vicende del personaggio: verrà considerato morto definitivamente e non sarà più possibile riportarlo in vita.

Revenant

Il Revenant è un vampiro imperfetto, corrotto dall'utilizzo improprio delle arti occulte durante la sua creazione o risultato di incanti complessi non andati a buon fine.
Il Revenant è a tutti gli effetti un Vampiro Anziano, facendo eccezione per le seguenti regole:
- Il Personaggio può utilizzare le skills del Vampirismo della Stirpe Reietta più due tra le Discipline Secondarie, scelte a piacere al momento della sua creazione, ovviamente con i rispettivi difetti e caratteristiche. Tutte e tre le Discipline possono essere utilizzate fino al terzo livello, come un Vampiro Anziano.
- Il Personaggio perde ovviamente tutte le abilità e le caratteristiche razziali di qualsiasi tipo possedute prima di diventare Revenant, e quelle corporative incompatibili con le regole relative a quest'ultimo.
- Il Revenant mantiene l'aspetto che ha al momento della sua trasformazione, come se fosse un Vampiro, a meno che non vengano ispezionate le sue ferite a livello fisico nessuno può distinguere un Revenant da un Vampiro (anche se un Vampiro coperto da punti di sutura desta più di un sospetto non solo tra i suoi simili).
- L'aura del Personaggio è nera e marcata dalla Corruzione, chiunque abbia poteri attivi che consentano la lettura dell'aura riconoscerà il personaggio come Revenant, a meno che non siano attivi altri poteri o abilità che riescono a mascherare la natura di quest'ultimo.
- Il Revenant è naturalmente votato al male ed alla malvagità, pur mantenendo gli affetti antecedenti alla mutazione il personaggio sarà inevitabilmente di allineamento malvagio, ed alla sua creazione dovrà scegliere un personaggio (o un'istituzione) da eliminare come obiettivo della propria esistenza, responsabile secondo lui del suo status di maledetto. Ad eliminazione avvenuta ne sceglierà un altro, e così via.
- Il Revenant non può utilizzare in nessun caso l'abilità "Rigenerazione", le sue ferite non guariscono, anche se possono essere ricucite in modo da recuperare parzialmente la funzionalità della zona danneggiata. Gli arti o le appendici corporee non necessarie alla sopravvivenza marciscono dopo pochi secondi dal distacco dal corpo.
- Una volta ucciso il Personaggio abbandona lo status di Revenant, riprendendo automaticamente la sua razza originale.
- Gli Spiriti non possono essere resi Revenant.
- Il Revenant non può creare altri Vampiri, Ghoul o Revenant in nessun modo, a meno che non abbia abilità attive non di razza che glielo concedano.
- Il Revenant è odiato naturalmente da Vampiri e Licantropi, e cordialmente ricambia.